La maggior parte di noi ha familiarità con un’idea generica di meditazione, perché da decenni se ne parla sui giornali più diffusi. Come per lo yoga, la parola meditazione può apparire sinistra, se la si usa solo per definire chi pratica uno stile di vita alternativo. La meditazione può sembrare qualcosa di insignificante e campato per aria, prima di leggere quanto riferisce la letteratura scientifica in merito ai suoi benefici effetti. Sono stati condotti molti studi su veterani di guerra che riportavano sintomi post-traumatici. I ricercatori hanno analizzato gli effetti dei corsi di meditazione sui veterani e hanno rilevato che la “meditazione che si basa sul respiro” porta a una significativa riduzione dell’ipervigilanza e dell’ansia in chi ha vissuto un trauma. Il respiro diaframmatico (conosciuto anche come “respirazione addominale”) è un modo consapevole di respirare profondamente e ritmicamente. Fai un respiro profondo, così da espandere l’addome e la gabbia toracica. Se appoggi una mano sulla pancia, ti accorgerai se, in effetti, stai davvero facendo una respirazione addominale, invece di una respirazione superficiale. Con la respirazione addominale, introduci una grande quantità di ossigeno. Gli studi sulla respirazione addominale presentano risultati promettenti e hanno rilevato i seguenti benefici:
- aumento di ossigeno nelle cellule;
- diminuzione dell’anidride carbonica e di altri prodotti di scarto;
- attivazione del sistema nervoso parasimpatico (calmante);
- riduzione dell’ansia;
- maggiore fiducia;
- diminuzione della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna.
Più pratichi la respirazione addominale, più benefici ne trai, in termini di calma e tranquillità. È una pratica che puoi svolgere ovunque, anche al lavoro, quando ti trovi in situazioni stressanti.
Tratto dal libro “Fai brillare l’Angelo che è in te” di Doreen Virtue. Per ulteriori informazioni clicca qui